mercoledì 14 marzo 2012

UNO DEI PIU NOTI SCRITTORI ITALIANI:UMBERTO ECO

Critico, saggista, scrittore e semiologo di fama internazionale, Umberto Eco è nato ad Alessandria il 5 gennaio 1932. Nel 1954 si è laureato, all'età di 22 anni, all'Università di Torino, con una tesi sul pensiero estetico di Tommaso d'Aquino. Nel 1956 ha pubblicato Il problema estetico in San Tommaso. Dopo aver lavorato dal 1954 al 1959 come editore dei programmi culturali della Rai, negli anni Sessanta ha insegnato prima, presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Milano, poi, presso la Facoltà di Architettura dell'Università di Firenze ed infine presso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano. Inoltre, ha fatto parte del Gruppo 63, rivelandosi un teorico acuto e brillante. Dal 1959 al 1975 ha lavorato presso la casa editrice Bompiani come senior editor. Nel 1975 viene nominato professore di Semiotica all'Università di Bologna, dove impianta una vivace e agguerrita scuola. Negli anni 1976-'77 e 1980-'83 ha diretto l'Istituto di Discipline della Comunicazione e dello Spettacolo, presso l'Università di Bologna. Ha ottenuto molti titoli onorifici da parte delle università di tutto il mondo, presso le quali ha tenuto diversi corsi. Dal 1989 è presidente dell'International Center for Semiotic and Cognitive Studies, e dal 1994 è presidente onorario dell'International Association for Semiotic Studies, di cui negli anni precedenti è stato segretario generale e vicepresidente. Dal 1999 è inoltre presidente della Scuola Superiore di Studi Umanistici, presso l'Università di Bologna. Ha collaborato con l'Unesco, con la Triennale di Milano, con l'Expo 1967 - Montreal, con la Fondation Européenne de la Culture, e con molte altre organizzazioni, accademie e testate editoriali nazionali e internazionali. Numerose inoltre sono le sue collaborazioni, non solo a quotidiani («II Giorno», «La Stampa», «Il Corriere della Sera», «La Repubblica», «Il Manifesto») e a settimanali («l'Espresso»), ma anche a periodici artistici e intellettuali («Quindici», «Il Verri» ed altri). Ha svolto indagini in molteplici direzioni spaziando dall'estetica medievale alla semiotica ai vari codici di comunicazione artistica; la sua produzione saggistica appare, dunque, estremamente varia e vasta. Negli anni Sessanta ha pubblicato, oltre ad uno dei testi di maggior rilievo per le poetiche della neoavanguardia, Opera aperta (1962), Diario minimo (1963), Apocalittici e integrati (1964), Le poetiche di Joyce (1965, edizione rivista della II parte di Opera aperta), La struttura assente e La definizione dell'arte (1968). Nel 1980 l'illustre teorico esordisce nel campo della narrativa con il romanzo dal clamoroso successo internazionale Il nome della rosa, a cui segue nel 1988 un secondo romanzo Il pendolo di Foucault. Negli anni Novanta prosegue la sua intensa e multiforme attività con I limiti dell'interpretazione (1990); Stelle e stellette e Vocali (1991), Il secondo diario minimo, Interpretation and overinterpretation (1992) e La ricerca della lingua perfetta nella cultura europea (1993). Nel 1994 esce, oltre al volume Sei passeggiate nei boschi narrativi (ciclo di conferenze tenuto alla Harvard University nel 1993), il suo terzo romanzo L'isola del giorno prima. Negli ultimi anni del secolo sono stati pubblicati Cinque scritti morali e Kant e L'ornitorinco (1997), Tra menzogna e ironia (1998), e La bustina di Minerva (1999). Tra i romanzi più recenti troviamo Baudolino (2000) e La misteriosa fiamma della regina Loana (2004). Il 14 ottobre 2003, Umberto Eco è stato insignito dal presidente della Repubblica francese, Jacques Chirac, del titolo di ufficiale della Legion d'Honneur.
julia.G

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