venerdì 30 novembre 2012

Alfred Hitchcock - PSYCO

È da ormai un mese che dedichiamo alcune nostre lezioni di inglese ad un tema che si rivela essere un po' più coinvolgente rispetto alle solite monotone "chiaccherate" sulla grande storia inglese, ma sempre di "english stuff" si parla: il grande maestro del brivido Alfred Hitchcock.

Psyco viene considerato il maggior successo commerciale di Hitchcock, e noi abbiamo avuto l'occasione di godercelo in lingua originale.
Una bella impiegata ruba quarantamila dollari e fugge. Cambia la macchina, si trova nel mezzo di un temporale e decide di passare la notte in un motel. Il proprietario è Norman, all'apparenza un ottimo ragazzo che manifesta soltanto qualche piccola stranezza, come quella di impagliare uccelli. La donna decide di fare una doccia prima di dormire. Sotto l'acqua viene aggredita e uccisa da un'altra donna, che si intravvede appena. La mattina Norman scopre il corpo. Sconvolto perché sa che l'assassina è sua madre, che è patologicamente gelosa del figlio e non sopporta neppure che parli con altre donne, fa pulizia, mette il cadavere nel bagagliaio e fa sparire la macchina nelle sabbie mobili. Un investigatore privato, con l'aiuto del fidanzato della donna uccisa, riesce a risolvere la matassa, anche se ci rimette la vita... 

Ecco alcune caratteristiche del cinema hitchcockiano:




  • il MacGuffin: è un elemento della storia che serve come inizializzazione o come giustificazione ma che, di fatto, si manifesta senza grande importanza nel corso dello sviluppo della trama del film (in Psyco il MacGuffin è rappresentato dal denaro sottratto dalla protagonista al suo datore di lavoro all'inizio del film; l'episodio costituisce un pretesto narrativo per condurla al motel di Norman Bates; quest'ultimo la ucciderà non sapendo nemmeno dell'esistenza del denaro)
  • la Suspence: è ottenuta grazie ad uno scollamento tra ciò di cui è a conoscenza lo spettatore e ciò di cui è a conoscenza il personaggio sulla scena; lo spettatore si trova così in uno stato di ansiosa attesa, spesso rinforzata da temi musicali accentuati, ombre o luci particolari (in Psyco, lo spettatore, mentre il detective sale le scale della casa di Norman, vede la porta aprirsi, riuscendo quindi a prevedere l'omicidio del malcapitato)
  • le Apparizioni: caratteristica comune a quasi tutti i film di Hitchcock è la sua presenza in almeno una scena
  • il Linguaggio Cinematografico: Hitchcock era uno dei pochi registi che arrivava al momento di girare con degli storyboard dettagliatamente disegnati da lui stesso ma, pur nel rigore dei suoi lavori minuziosamente studiati, è stato un geniale sperimentatore di linguaggi visivi nuovi (in Psyco, il montaggio della famosa scena della doccia si compone di ben 70 inquadrature in soli 45 secondi di durata
Verifiche, interrogazioni e tempo permettendo, stiamo guardando un altro capolavoro di Hitchcock, soprattutto con interpreti molto interessanti e non vediamo l'ora di riuscire a finirlo per poi potervelo raccontare... un po' di suspence non può che far bene!

Sara








2 commenti:

  1. Dopo il nasuto Dante l'immagine dell'urlante Janet Leigh rende il blog decisamente svagante!

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  2. Prof, è stato un caso che la Melissa l'abbia pubblicato appena dopo il mio :)
    Menomale! Janet Leigh, nonostante la situazione in cui si trova, con la sua bellezza compensa sicuramente la visione del naso di Dante!
    Sara.

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