sabato 2 aprile 2011

Storia di una canzone

Carissimi lettori del nostro magnifico e visitatissimo blog ASSecondaci, forse vi piacerà essere informati della nostra partecipazione al concorso Colasanti-Lopez, tema:"La violenza contro le donne".
Il concorso consiste nella composizione di una canzone il cui testo parli, appunto, di violenza contro le donne.
Dopo qualche incontro con una volontaria del Centro Antiviolenza di Parma, abbiamo iniziato la stesura del testo affiancati dalla prof. Rita Dellaturca e dal maestro Alessandro Nidi. I primi risultati sono stati questi:


Quando piangevi in silenzio per non svegliarci.
Quando sorridevi per non piangere.
il tuo pensiero assente
rimasto ad immagini già passate
"mamma mamma perchè non
ridi perchè non canti più
e il tuo sguardo che si illuminava
perchè non c'è più?...

è scappato via?"
"Ma no amore son solo un po' stanca.
Vedrai, vedrai che domani sarà meglio"
Il domani arrivava
ma la tua anima non tornava.
RIT.
"UNA VOLTA ANCORA...? NO PER FAVORE SONO STANCA
NON CE LA FACCIO. NO PER FAVORE AMORE NON GRIDARE CHE I BAMBINI DORMONO!...
MA QUALI REGOLE HO INFRANTO?"
e perchè sento queste frasi?
Perchè, perchè continui a ripeterlo mamma?
Ora mamma non sei più qui,
più quì con me perchè continui a ripeterlo?
Ora ce n'è un'altra ma perchè sento le stesse parole?
Oh Maria,
Nel tuo sguardo la rivedo
No mamma scusami
non voglio che tu soffra
No, Maria la voglia accresce
Urli suadenti
Urli famigliari
Sono in bilico tra amore e passione
RIT.
Julia Roberta Wyburgh


Perfavore
Perfavore
che parole usuali
che abitudine malvagia

E io che infuriato fuggevo
quasi da vigliacco mi nascondevo

l'odio m'invadeva
l'esasperazione mi assaliva

ma poi?
RIT.
"UNA VOLTA ANCORA...? NO PER FAVORE SONO STANCA
NON CE LA FACCIO. NO AMORE NON GRIDARE CHE I BAMBINI DORMONO!...
MA QUALI REGOLE HO INFRANTO...?"

Io che scappavo
Io che mi avvicino

Io che lo odiavo
Io che mi odio

Che parole usuali
che abitudine malvagia

L'eredità mi opprime.

Margherita Restori

RIT:"Una volta ancora...?no perfavore sono stanca.nono ce a faccio .no perfavore amore non gridare che i bambini dormono!...
ma quali regole ho infranto?"
Mamma è quello che dicevi
Ti rivedo ancora:
avevi la tua faccia tra le mani,
i graffi sulla pelle;
eri un fiore calpestato
Coprivi con il fondotinta
ma non tutte.
Ti rivedo ora amore:
hai la tua faccia tra le mani,
i graffi sulla pelle;
sei un fiore calpestato.
Copri con il fondotinta le ferite
ma non tutte.
RIT.
Amore è quello che dirai.
Silvia Stocchino,Madalina Cristian,Longinotti Beatrice

Una volta ascoltati i testi di tutta la classe,ci siamo riuniti nell'aula musica e abbiamo,grazie al contributo di tutti,scritto un testo unio e cominciato a comporre la melodia.
Nei giorni seguenti il maestro Nidi sarebbe dovuto andare a registrare la base della canzone in modo d'incontrarci poi per
sentirla e impararla.Purtroppo però é stato investito!!!Fortunatamente,quasi illeso,il nostro maestro ci ha inviato la base e noi l'abbiamo imparata e abbiam chiesto a due compagni della scuola di cantare per la parte maschile(visto che in classe siamo tutte ragazze!!!).
Il 31 Marzo siamo dunque andati a registrare,udite udite,in uno studio di registrazione PROFESSIONALE!!!!!!!!!!!!
Abbiamo deciso di non divulgare testo e musica della canzone prima della premiazione del concorso. A presto.Bea.

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