Il motivo di questa risposta è semplice:
qualche anno fa quando ero in visita al museo inglese, ho deciso di fare una foto con mia sorella e una nostra amica, dove ci mettavamo in posa come le tre dee.
Queste ultime erano collocate nell'angolo destro del frontone e facevano quindi parte di una composizione più grande si statue che insieme raccontano una storia.
Infatti qui è raccontata la nascita di Athena, dea della saggezza e della sapienza per i Greci. Partendo ad osservare dall'angolo sinistro troviamo il carro del Sole guidato da Hèlios che simboleggia l'inizio di un nuovo giorno. Il carro illumina il corpo nudo di Dionisio mentre Demetra e Kore ricevono l'annuncio dell'evento prodigioso da Artemide.
Dal lato opposto Hèstia, Dione e Afrodite sono ancora orientate verso la notte e il carro di Selène, la luna (simboleggiante il vecchio ordine del mondo), ma già si girano verso il centro.
Non è la storia neanche solo la maestosità dell'opera ad avermi colpito ma bensì il modo di raccontarla senza l'uso di parole.
Guardando le statue riesco a vederci come un filo conduttore che le unisce e dà continuità al racconto.
Martina Lodi
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